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giovedì 30 agosto 2012

Le formiche laboriose......

Durante un' escursione in Val Verzasca, nella fattispecie la passeggiata che porta da Mergoscia a Corippo, ho avuto la brillante idea di , come dice la mia ragazza, "prender contatto con il terreno", rischiando di rompermi una caviglia, che in ogni caso si è distorta.
Sia chiaro che rifarei la passeggiata anche ora e che e stata una bellissima giornata tra noi, Onda (il cane di Eleonora),la natura ,romantici pic-nic e correnti di acqua gelata; ma a causa di questa slogatura non sono potuto andare a lavorare.
E che si fà a casa tutto il giorno quando bisognerebbe riposare sdraiati in un letto con ghiaccio e ibuprofene ovunque????
Ma è ovvio !!!!! Si va in giardino a coglier fichi!!
Uscendo di casa per andare nel mio piccolo giardino vedo una fila di piccole e nere formiche che, come tanti semi di papavero disposti uno dietro l'altro in un ordine da milizia, si inerpicano senza sforzo sull'albero di fichi e, mantenendo il ritmo di marcia, raccolgono la polpa e i succhi dei miei frutti.... Ah formichine laboriose..... lasciate qualcosa anche per me!
La mia pianta di fichi è, si un po' vecchiotta, ma ha ancora la verve necessaria per produrre una quantità industriale di questi mitici frutti di cui raccontano storie di Mesopotamia e d'Egitto; ti parlano del Mar Morto e del Caucaso mentre un fiato di vento li spettina.....
Quindi che si fa????...La si da vinta alle formiche??




Marmellata di fichi con anacardi ed uvetta!!!
  •  3,5 kg di fichi maturi
  •  1,5 kg di zucchero gelificante
  •  300 g di anacardi pelati
  •  250 g di uva sultanina


Mondate dalla pelle i vostri fichi, dovreste avere circa 500/600 g di  scarti, tagliateli in una casseruola e unitevi lo zucchero gelificante (mezzo chilo di zucchero su uno di frutta).
Lo zucchero gelificante riduce drasticamente i tempi di cottura delle vostre marmellate e mantiene vivo il colore della frutta utilizzata!
Aggiunto lo zucchero nelle quantità consigliate, portate ad ebollizione tenendo rimestato il tutto; aggiungete anacardi ed uvetta e lasciate bollire, sempre mescolando per 5/10 minuti, dopodiché invasettate ancora caldo e chiudete i vostri barattoli ancora bollenti. Inutile a dirsi, ma non si sa mai: lavate i vasetti, o meglio sterilizzateli, prima dell'uso, coperchi compresi! Bollendoli in acqua per una mezzora, saranno privi di germi e batteri che potrebbero compromettere il prodotto finale!



Bhè ora anch'io ho le scorte per l'inverno....... alla faccia delle formiche laboriose!

domenica 12 agosto 2012

Pasta, amore e...... fantasia!

In questi giorni, in cui tutti hanno bisogno di ferie, i genitori di Eleonora, la mia ragazza, sono andati a rilassarsi nel sud della Francia. Io solitamente non uso proverbi ma adoro il dialetto e trovo che "Via i gat bàla i ratt" sia il modo migliore per descrivere ciò che è accaduto e, come naturale conseguenza alla loro partenza... mi sono prontamente trasferito!
Questa breve convivenza è molto intensa e stimolante, suggella e impreziosisce ogni giorno il nostro rapporto.
Quale miglior occasione per legarci ancor di più se non nella cucina?
Siamo entrambi appassionati nel preparare pietanze diverse e ci piace sperimentare ricette nuove; così, presi dall'estro, abbiamo preparato due piatti semplici ma gustosi.


Tagliatelle con zucchine, datterini e ricotta fresca salata
Per la pasta (5/6) porzioni
  • 300g farina 00
  • 100g semola di grano duro
  • 4 uova
  • un pz sale
  • olio extravergine d'oliva
 Disponete le farine sul piano di lavoro, unitevi il sale e miscelate, in modo tale che si distribuisca in tutto l'impasto; aprite poi a fontana e rompetevi al centro le uova, aggiungetevi l'olio e, con l'aiuto di una forchetta, cominciate a rompere i tuorli sbattendole ed avvicinandovi ai bordi di questo ipotetico cratere incorporate lentamente la farina.
Quando la forchetta risulterà inutile passate alla forza delle braccia ed impastate finchè tutta la farina sia ben amalgamata e l'impasto risulti liscio.



Ora lasciate riposare l'impasto per qualche minuto e rilassatevi anche voi preparando il sugo!


Per la salsa
  • 2 zucchine
  • 250g di datterini del vesuvio
  • 1/2 cipolla o meglio 3 cipollotti
  • olio extravergine d'oliva
  • basilico
  • 2 spicchi d'aglio 
  • ricotta salata semi stagionata
Tagliate per prima cosa i cipollotti a julienne e fateli  appassire in una padella che possa contenere la pasta una volta pronta con qualche spicchio d'aglio.... non credo serva ricordare di mettere sul fuoco una pentola di acqua salata!
Una volta appassito il nostro fondo uniamo le zucchine tagliate anch'esse a julienne e i datterini interi di modo che una volta cotti sprigionino il loro sapore solo nelle vostre bocche, spalancando le porte ai ricordi più reconditi del vostro palato!
Aggiungetevi qualche foglia di basilico strappandole sulla padella: daranno cosi una maggior fragranza al vostro piatto!
Una volta tagliata la pasta cuocetela per qualche minuto, mettendo un filo d'olio nell'acqua di cottura in modo da evitare che, nel nostro caso le tagliatelle, si attacchino.

Cotta la pasta, scolatela e saltatela in padella, aggiungete un filo d'olio a crudo per legare ed accorpare il sugo alla pasta; impiattate e cospargete con scaglie di ricotta che potrete fare con il coltello!
 
Servite prima che si freddi e come sempre:
         Bon appetit!!!

mercoledì 11 luglio 2012

Crostata al Limone!

Visto il caldo pazzesco di questi giorni mi è tornata in mente la ricetta per una torta a dire il vero un po' calorica ma decisamente gustosa e fresca.
Questa torta la prima volta l'ho preparata in un laboratorio di pasticceria e per me, abituato a cucinare in casa e sul lavoro, era sembrata di una semplicità imbarazzante ma, come in tutte le preparazioni, la semplicità è la chiave del gusto.
Come al solito dopo aver scelto con cura i miei ingredienti, ed essere arrivato a casa, mi sono reso conto dell'esagerazione di merci acquistate e dopo esser stato prontamente redarguito da mia madre per tale sproposito, promettendole una torta anche per lei , mi sono subito messo in opera!
Per prima cosa prepariamo la pasta frolla.... 
Preparare una frolla non è così semplice come sembra! Per la mia, essendo un impasto per il fondo di una crostata, utilizzerò la ricetta della frolla Sucrèe ovvero una pasta con la caratteristica di una maggior quantità di zucchero nell'impasto rispetto al burro rendendola cosi più resistente ma comunque morbida. Piccolo segreto: troverete tremila ricette per frolle su riviste o siti internet; per vedere se una ricetta di frolla è corretta basta controllarne la bilanciatura, cioè assicurarsi che la somma del peso di burro e zucchero sia pari a quello della farina.



Frolla Sucrèe (sufficente per 3 fondi di media grandezza)
  •  500g di Farina00
  • 175g di Burro
  • 325g di zucchero semolato
  • 3 uova intere
  • scorza di limone grattuggiata
  • sale un pz.
  • vanillina
Lasciate che il burro si ammorbidisca a temperatura ambiente, sara così più malleabile, non preoccupatevi non sarà troppo morbido!
Mettete lo zucchero sul vostro piano di lavoro ed adagiatevi il burro, dovrete manipolarli finchè non diventino una "pomata" priva di grumi.
Unitevi le uova senza preoccuparvi della consistenza raggiunta; aggiungetevi la farina a cui avrete precedentemente mischiato i profumi ed il sale garantendo un' omogeneità di gusti nella frolla, impastate fino ad avere un impasto unico ma comunque morbido, ripontelo in una terrina e lasciate riposare in frigor per almeno un paio d'ore.
 P.S. se la frolla sarà ben stesa nella terrina rapprenderà più rapidamente !



Crostata al Limone!!!(per 2 torte)













  • 15 uova
  • 100g burro fuso
  • 450g zucchero di canna 
  • 6 limoni (scorza grattuggiata e succo)
  • granella di nocciole


Foderate gli stampi, precedentemente imburrati ed infarinati, con la frolla ad uno spessore di circa mezzo centimetro, bucherellatela con un coltello e disponetevi un sottile strato di granella di noccilole (meglio se fatta da voi al momento frullando le nocciole; risulteranno più fragranti a cottura ultimata).
In una bastardella sbattete le uova con un pizzico di sale, unite lo zucchero, la scorza, il succo ed il burro fuso, non preoccupatevi di far raffreddare il burro prima di versarlo nel composto ma ovviamente non  versatelo mentre frigge .
Rimestate il tutto e versate delicatamente sui vostri fondi fino all'orlo della vostra frolla che comunque non dovrebbe superare un massino di 3/4 cm.
Infornate a forno caldo a 250° ed abbassatelo a 200° continuando la cottura per 15 minuti.
Per esser certi del vostro risultato toccate a mano nuda la superficie della vosta torta: se risulterà soda sarà pronta.
Assicuratevi che la torta  sia fredda prima di estrarla dallo stampo, correrete altrimenti il rischio di romperla.

Non preoccupatevi del colore, risulterà di contrasto una volta tagliata.... certo non fatela "gremare"!!!
Davvero ottima anche in autunno servita con un the caldo.
                                      Buon lavoro e Bonne Appétit !!!

lunedì 2 luglio 2012

Tonno subbito!!!

Tante volte ci vuole davvero poco per creare un piatto fresco, diverso ed inusuale spendendo il minor tempo possibile con un ottimo risultato.
Come al solito passeggiando nel centro commerciale in cui mi rifornisco alla ricerca di qualcosa che stimoli la mia fantasia mi imbatto nella pescheria, gestita magistralmente da Raffaele, un simpaticissimo pugliese, che riesce a trasformare il suo reparto in un vero e proprio mercato del pesce: dalle grida per attirare l'attenzione dei possibili acquirenti ai consigli sulla preparazione.
Questa volta ho addocchiato un superbo filetto di tonno .... come d'incanto le mie cellule celebrali prendono vita, cosa solitamente inusuale, e partoriscono un' idea......


Tagliata di tonno al sesamo nero (per 3 persone)


  • 3 filetti di tonno alti circa 2,5 cm
  • un uovo 
  • frarina q.b.
  • semi di sesamo nero
  • olio di semi di girasole o di palma
  • sale e pepe
  • rucola
  • pomodori datterini o di pachino

Assicuratevi che il pesce sia fresco all'acquisto, per farlo io solitamente oltre a controllarne l'aspetto uso uno stratagemma, dico al venditore che dovrò mangiarlo crudo, certo un venditore senza scrupoli vi darà anche pesce non fresco, ma se vi troverete davanti un professionista come nel mio caso, vi darà la primissima scelta. Non vi preoccupate se magari costerà un pò ma spesso: "chi più spende meno spende" soprattutto in cucina....... e poi con il tempo si acquisisce esperienza; non vi stancate mai, soffermatevi ad analizzare i prodotti, imparerete a riconoscere un buon prodotto da uno pessimo o scadente.
Detto questo assicuratevi che la tavola dei vostri commensali sia pronta, perchè la preparazione è davvero breve.
Sbattete l'uovo con il sale ed il pepe e disponete singolarmente per piatto farina e semi di sesamo...
 dopodiché "impanate" i filetti e friggeteli velocemente in abbondante olio di semi .
Negli ingredienti ho esplicitamente sottolineato di semi di girasole o di palma perchè a mio parere lasciano intonso il gusto della preparazione e poi hanno il punto di fumo più alto degli altri oli, cioè bruciano a temperature elevate e consentono quindi una frittura più croccante e continua.
Chi utilizza olio extravergine di oliva per friggere dovrebbe smettere di drogarsi perchè brucia a temperature molto inferiori rispetto agli altri e poi copre decisamente ogni gusto in qualsiasi pietanza, oltre ad essere dispendioso .... ma vi sprono comunque a provare per capirne la differenza ovviamente come disse Giulio Cesare: " de gustibus non disputandum est".
La frittura dei filetti deve essere davvero violenta e veloce cosicché risultino molto croccanti all'esterno e al sangue al loro interno; sgocciolateli una volta fritti ed assorbite l'olio in eccesso con della carta assorbente.
Disponete sui piatti di portata la rucola ed i datterini, condite a piacere anche con del limone se credete; scaloppate i filetti utilizzando un coltello a sega ben affilato avendo l'accortezza di non disintegrare i filetti!!!!
Adagiate le scaloppe sul letto di misticanza e se preferite condite con una goccia di crema di aceto balsamico di modena.




                                       Come sempre Bon Appétit!

domenica 24 giugno 2012

Amore e .....torte salate!

Da un anno a questa parte la mia ricerca e sperimentazione culinaria si è spostata su un reparto della cucina che solitamente destinavo, scioccamente,  ai contorni o agli antipasti.... il reparto orto-frutta!!!!
In questo periodo ho imparato a conoscere ed amare la mia ragazza che, oltre ad essere intelligente e carina,è vegetariana; da qui parte la mia ricerca di nuovi piatti ma anche di semplici rielaborazioni di piatti più tradizionali.
Ma come spesso accade il tempo e tiranno e una delle cose più pratiche e veloci e sicuramente la torta salata.



Pasta Brisé  
  • 100g burro
  • 200g farina00
  • 70g acqua ghiacciata 
  • sale q.b. 
Mettiamo la farina,il sale ed il burro freddo tagliato a pezzetti nel frullatore e lasciamo frullare il tutto finché non risulti un composto dall'aspetto sabbioso; dopodiché versiamo il tutto su una superficie fredda (marmo, legno o acciaio) ed impastiamo velocemente con l'acqua ghiacciata. In questa preparazione il freddo è un alleato utilissimo per aver poi un miglior risultato in cottura, in quanto se l'impasto dovesse essere caldo, preparato con acqua calda o con base grassa già calda, una volta in forno il burro trasuderebbe dall'impasto lasciandolo poi molto duro a cottura ultimata per questo consiglio di preparare la pasta prima , riporla in frigo durante la preparazione della farcia per poi stenderla all'ultimo prima d'essere infornata.
La pasta brisé  e la pasta sfoglia sono di sicuro le più utilizzate per i fondi delle torte salate, sia che si preparino in casa sia che acquistino già pronte; solitamente  la sfoglia , che intendo trattare in un prossimo blog, si utilizza già preparata ed io per alcune preparazioni la preferisco alla brisé ma quest'ultima è di gran lunga migliore quando si usano ingredienti delicati in quanto di gusto più neutro. Si utilizza anche per preparazioni dolci come ad esempio tartellette di frutta ma in questi casi sarà buon uso mettere un pizzico di zucchero al posto del sale .... si può poi aromatizzar con aromi vari, ovviamente sempre in base alle combine della farcia.

Salsa Royale
  • 3/4 uova (secondo dimensione)
  • 250 g panna fresca
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
Aprire le uova in una bastardella unendovi il sale ed il pepe con una frusta in modo che il sale si sciolga completamente, infatti farebbe molta più fatica una volta aggiunta la panna perché, il grasso presente avvolgerebbe i cristalli di sale intrappolandoli ed portandoli in superficie, difettando la torta.
Unite quindi la panna ; se preparate prima la vostra Royale ricordatevi sempre di rimestarla energicamente in modo che la panna affiorata si omogenizzi nuovamente agli altri ingredienti.



Ripieno


Bhè! Per il ripieno "fate vobis" nel senso che potete davvero sbizzarrivi com qualsiasi abbinamento per esempio: latteria (formaggio a pasta grassa semi stagionato Valtellinese), carote crude, filetti di mandorla, pinoli ed uvetta sultanina .... è davvero ottimo; oppure semplicemente Catalogna pere e Fontina..... oppure verdure come in questo caso.
Solitamente le verdure vanno cotte e se miste quasi per forza.... nel caso di verdure cariche d'acqua tipo zucchine o foglie in generale per forza!......
Stendete la vostra Brisé, mettete la farcia che avete scelto e coprite con la Royale, infornate a forno caldo:200° per 25 minuti dovrebbe bastare..... ognuno poi ha il forno che si merita!

                                                              Date sfogo alla creatività!!!!
                                                                    (anche con quello che avanza nel frigo!!!) 

lunedì 18 giugno 2012



 Buon giorno Naviganti!




Ciao, sono Stefano, da un po' di tempo a questa parte mi ronzava per la testa l'idea di creare un blog di cucina ma per motivi di pigrizia e di effettivo poco tempo ho sempre procrastinato.... ma da oggi si comincia ed avremo modo di conoscerci nel frattempo!

In questo blog parlerò un po' di tutto: passioni, amori, fantasie e....cucina!!
Non pretendo di essere un grande Chef ma nel mio piccolo me la sono sempre cavata e credo di poter, per lo meno, dare agli altri la mia esperienza e la mia emozione nella preparazione e nella degustazione dei piatti!!! .







Tagliolini ai Carabineros (ingredienti per 4 persone)

  • 400g di tagliolini (pasta secca)
  • 12 Gamberi Carabineros
  • 250g di pomodori Datterini del Vesuvio
  • 1/2 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 noce di burro
  • olio extravergine d'oliva
  • 1/2 bicchiere di rhum o di brandy
Ottimiziamo i tempi e per prima cosa prepariamo in modo ordinato tutti gli ingredienti sul piano di lavoro; trovo inutile infatti dover correre avanti ed indietro tra cucina e dispensa per recuperare ingredienti.
Cominciamo a mettere l'acqua per la cottura della pasta sul fuoco dopodiché, con una forbice, tagliamo il carapace sulla coda dei nostri gamberoni facendo ben attenzione a non incidere la polpa, passandoli poi sotto l'acqua corrente, tenendo aperto il carapace, elimineremo l'intestino del crostaceo che consiste nel filo nero, e solo quello, lungo tutta la coda.
In una capiente casseruola facciamo un soffritto con l'olio, la noce di burro, l'aglio e la cipolla (a piacere del peperoncino fresco o secco secondo disponibilità), appena appassito uniamo i carabineros e, dopo una breve rosolatura, rimestiamo il tutto avendo cura di non romperli.
Per tutta la cucina se non per la casa pervaderà il profumo dei gamberi.....non vergognatevi mai degli odori delle vostre preparazioni, siatene orgogliosi invece, compatisco chi evita di cucinare determinati piatti per non sentirne gli aromi troppo pungenti, il risultato ripagherà della traccia lasciata dal prodotto e risarcirà sicuramente anche i vstri ospiti che vi invidieranno per la spavalderia ed il coraggio, anche perchè alcune preparazioni "puzzano" davvero!
Sfumate il tutto con del rhum o  con il brandy, unite i datterini precedentemente tagliati a metà salate leggermente, pepate e portate ad ebollizione, coprite la casseruola con un coperchio e lasciate cuocere ancora per una decina di minuti a fuoco moderato.
Nel frattempo buttate la pasta nell'acqua che avrete salato; togliete i gamberoni, una volta cotti, dalla pentola e serviteli nei piatti di portata, scolate la pasta al dente ed ultimatene la cottura nel sugo dei gamberi, a  fuoco spento unite dell'olio, il basilico e mescolate il tutto di modo che la salsa si ammalgami al sugo.
                                                     Servite e bon appetit !!!







P.S. : Quando acquistate del pesce decongelato dalla pescheria assicuratevi di lavarlo abbondantemente perchè, per non rovinare gli aspetti organolettici del prodotto, viene decongelato con docce d'acqua salata che rimarrà poi nelle vostre pentole rendendo il piatto immangiabile.